“Una prospettiva di gusto del nostro tempo.” Gli architetti e le mostre, guardando a Carlo Scarpa


È ora disponibile il video del terzo dialogo de Lo Schermo Bianco, un ciclo di dialoghi che hanno messo a fuoco i grandi cambiamenti che investirono i musei a partire dal secondo dopo guerra: quattro appuntamenti a cura di Fondazione Federico Zeri e Associazione Amici di Federico Zeri, ospitati dalla Fondazione Luigi Rovati.

 

30 novembre 2022

“Una prospettiva di gusto del nostro tempo.” Gli architetti e le mostre, guardando a Carlo Scarpa

Con:

Guido Beltramini - Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio

Salvatore Settis - Archeologo e Storico dell’arte

 

 

 



Negli anni del miracolo economico, il razionalismo architettonico immerse le opere d’arte in una nuova luce e in un nuovo spazio. Geometrie minimal, sfondi chiarissimi e pannelli mobili modificarono la percezione degli oggetti, della loro forma e del loro colore. Guidando la ricostruzione post-bellica, le direttrici e i direttori dei musei degli anni Cinquanta si trovarono a prendere decisioni che avrebbero definito a lungo la forma di pinacoteche e gallerie.

La collaborazione tra storici dell’arte e architetti fu intensa. Fernanda Wittgens, Carlo Scarpa, Franca Helg, Franco Albini e Caterina Marcenaro sono solo alcuni dei protagonisti di questa stagione capitale della museologia italiana e internazionale. Ma il dialogo non fu semplice. Nacque presto il timore che l’architettura si prendesse il centro della scena, confinando le opere – le vere protagoniste – in un paradossale secondo piano. Soffermarsi su questo conflitto tra contenitore e contenuto è forse il modo migliore per riflettere sugli allestimenti di oggi e sul rapporto tra musei ed esposizioni temporanee.


© Archivio Fotografico - Fondazione Musei Civici di Venezia