Mi stai a cuore: i musei per il benessere e la cura. Nuova frontiera tra ricerca e progettualità


Giovedì 18 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei indetta da ICOM (International Council of Museums), Fondazione Luigi Rovati ha ospitato il convegno nazionale di ICOM Italia.

 

Giovanna Forlanelli, presidente della Fondazione e il presidente di ICOM Italia Michele Lanzinger, hanno introdotto i lavori del convegno, ideato e coordinato da Silvia Adele Mascheroni. Le tematiche portanti sono stati musei, sostenibilità benessere, tre degli obiettivi dell’“Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU”. Gli interventi sono stati tradotti simultaneamente in LIS da parte di Valeria Bollani e Ramona Sala, interpreti dell’Ente Nazionale Sordi - Consiglio Regionale Lombardia. Si tratta della prima collaborazione in seno alla convenzione stipulata tra l’Ente e la Fondazione.

 

Tra i relatori Maria Chiara Ciaccheri, ricercatrice, formatrice e progettista, ha affrontato temi di accessibilità museale, e della necessità di abbattere ogni tipo di barriera: da quelle socioeconomiche a quelle cognitive ed è stata presentata una mappatura degli interventi più comuni per ovviare ai problemi legati all’accessibilità. La formazione del personale, la concentrazione dell’attenzione sul lato umano sia dei visitatori che dell’intero staff museale, ridefinire i modelli organizzativi e le policy da mettere in atto: questi gli spunti forniti, a cui si aggiungono anche valutazione e monitoraggio degli impatti che le azioni messe in atto portano.

Ivo Lizzola e Mario Turci hanno dialogato sul lavoro di ricerca che si cela dietro alla progettazione sociale e come il patrimonio può contribuire ad alleviare vulnerabilità e disagio delle persone grazie al loro potenziale di bene relazionale, per un museo di comunità.

 

Margherita Sani ha presentato gli esiti attuali del pluriennale progetto europeo C.H.A.R.T.E.R. (Cultural Heritage Actions to Refine Training, Education and Roles) che punta a proteggere, promuovere e valorizzare in modo sostenibile il patrimonio culturale europeo materiale e immateriale, creando una strategia di competenze settoriali duratura e completa, colmando il divario tra i sistemi educativi e occupazionali e le esigenze del mercato del lavoro, e proponendo formazione e curricula per lo sviluppo di nuove competenze per i professionisti del patrimonio culturale.

 

A seguito, Giulia Mezzalama ha presentato il percorso formativo del primo Master della CCW School per formare professionisti che possano agire nell’ambito del welfare culturale, al fine di far acquisire conoscenze e abilità per prendersi cura delle persone e delle comunità locali. In chiusura all’intervento Angela Paolucci, che oggi si occupa di questi temi per Fondazione Luigi Rovati, ha illustrato la sua testimonianza come ex partecipante del Corso di Alta Formazione della CCW School.

 

Infine, i casi studio: Annalisa Rabitti e Valentina Galloni hanno restituito gli esiti del progetto di accessibilità e diritto alla bellezza che dal 2015 coinvolge la città di Reggio Emilia “Città senza barriere”, con l’unione di diversi enti territoriali che orientano le politiche socioculturali unite al sistema museale locale. Chiara Lachi e Cristina Bucci hanno presentato come i progetti culturali possono essere soggetti ad un’attenta misurazione e valutazione, con l’introduzione di Annalisa Cicerchia, ricercatrice senior di ISTAT.

 

La registrazione del convegno nella sua interezza è disponibile sul sito di ICOM Italia per la fruizione on demand e sono disponibili le slide dei singoli relatori.