Caffè bistrot
Aperto sulla hall dâingresso, il Caffè Bistrot, realizzato dall'architetto Flaviano Capriotti, si affaccia sul giardino interno del palazzo. Lo spazio evoca la tradizione delle caffetterie della Milano cosmopolita e borghese del primo â900, per mettere in scena i fondamentali della cucina italiana, dalla colazione alla cena, con unâofferta capace di accogliere gli ospiti ad ogni ora per un caffè veloce, un cocktail al bancone o per un pasto seduti ai tavoli lungo la vetrata.
Un iconico bancone semi circolare in ottone bronzato detta la scansione dello spazio e orienta lo sguardo verso il verde degli esterni. Sulla parete, lâacquarello dal titolo Entrare nel tempo, omaggio a L.R. di Mauro Ceolin, il primo protagonista del progetto di promozione dellâarte italiana sviluppato dalla Fondazione in collaborazione con lo Chef.
Ristorante Andrea Aprea
Posto all'ultimo piano del palazzo, il ristorante, realizzato dall'architetto Flaviano Capriotti, è caratterizzato da uno spazio scenico di grande impatto aperto sulla cucina e delimitato da due alte pareti rivestite con conci di bucchero - la caratteristica ceramica nera con cui gli etruschi realizzavano i loro vasi - realizzati su disegno, per creare una linea di continuitĂ con il Museo dâArte.
Lungo tutta la sala una grande vetrata panoramica dilata lo sguardo dai giardini pubblici Indro Montanelli di Porta Venezia agli edifici simbolo di Milano, come il Museo di Storia Naturale, il Planetario di Piero Portaluppi, la Torre Rasini degli architetti Ponti-Lancia, fino ad abbracciare le architetture contemporanee che hanno ridefinito lo skyline della cittĂ .
Gli interni riprendono in chiave contemporanea i materiali della tradizione milanese e dialogano con le opere dâarte tra cui spicca lâopera site specific Il vestito di un riflesso, realizzata da Andrea Sala per il timpano del Palazzo.
Il caffè-bistrot e il ristorante a due stelle Michelin della Fondazione Luigi Rovati sono gestiti dal rinomato chef napoletano Andrea Aprea.
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