Cippo figurato

Cippo figurato
Marmo
Produzione dell’Italia centrale 
Prima metà II sec. a.C.

 

Il cippo proviene da San Martino alla Palma, Comune di Scandicci, a ovest di Firenze verso Pisa. Si tratta di un antico ritrovamento, tanto che già Thomas Dempster lo descrive dettagliatamente nel suo De Etruria Regali (1723).

Una scena di congedo è rappresentata sul cippo, che riporta anche l’iscrizione: “Io (sono) il monumento di Arnth Prastna, figlio di Lavci”.

Protagonista è Arnth Prastna, un guerriero con elmo e corazza, che stringe la mano di un giovane a torso nudo, il quale a sua volta gli cinge affettuosamente la spalla. Dietro di lui è raffigurato un altro personaggio maschile, più anziano, avvolto in un mantello che gli copre il capo. Il corteo composto da questi tre personaggi, appartenenti verosimilmente alla stessa famiglia, è chiuso da due littori che trasportano fasci, uno dei quali impugna anche un bastone ricurvo, simbolo di regalità.

È interessante che, mentre l’iscrizione è redatta in lingua etrusca, l’abbigliamento dei personaggi raffigurati è già pienamente romano; infatti, il cippo si data alla metà del II secolo a.C., in un momento in cui l’Etruria si trova ormai sotto il dominio di Roma.