L’immenso e l’invisibile: immaginari sonori tra arte e scienza

La Fondazione Luigi Rovati ha ospitato L’immenso e l’invisibile: immaginari sonori tra arte e scienza, un evento che anticipa la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2025 (European Researchers’ Night, ERN). L’appuntamento, organizzato da MEET – Missions: Engagement and Education for Tomorrow e da Co.Science - “Meet Research To Connect Science And Society” (entrambi i progetti finanziati dall’Unione Europea), si è articolato in due distinti incontri che hanno avuto come comune denominatore la valorizzazione della ricerca, la divulgazione scientifica e le loro connessioni con l’arte. La vivace narrazione di Elisabetta Maùti ha accompagnato le due performance.

 

In “La scienza come arte: un viaggio astronomico con Melody on Time” Lorenzo Pizzuti, giovane astrofisico dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha alternato riflessioni sul tema dell’universo e dello spazio a racconti sul cielo stellato e brani musicali, con collegamenti multidisciplinari tra scienza, arte e cultura.

 

“Viaggio nel virocosmo, dove l’arte diventa contagiosa” – ideato dall’Istituto di Biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBF) e dall’Istituto Europeo di Design (IED), con Monica Zoppè e Paolo Solcia – ha guidato il pubblico alla scoperta del mondo invisibile dei virus attraverso un modello di HIV ingrandito dieci milioni di volte. Un’esperienza immersiva tra scienza, arte e design ha permesso di esplorare e reinterpretare il “cosmo virale” in modo creativo e coinvolgente.