Echoes. Origini e rimandi dellāart rock britannico
Pink Floyd, Yes, Genesis. Nuove percezioni della realtĆ
Al Padiglione d'arte della Fondazione Luigi Rovati apre il 14 giugno la mostraĀ Pink Floyd, Yes, Genesis. Nuove percezioni della realtĆ , il secondo capitolo del ciclo espositivoĀ Echoes. Origini e rimandi dell'art rock britannico, dedicato alle contaminazioni fra musica, pittura, fotografia, illustrazione, che generarono un nuovo immaginario collettivo nella Gran Bretagna degli anni Sessanta e Settanta. Dopo il successo della prima tappa dedicata ai Beatles, il progetto espositivo, curato da Francesco Spampinato, prosegue il suo percorso con il cambio di paradigma introdotto da Pink Floyd, Yes e Genesis.
La mostraĀ ripercorre lāuniverso psichedelico e surrealista che accompagna le produzioni di queste mitiche band. Il percorso si apre con unāopera del pittore metafisicoĀ Alberto Savinio, proseguendo con i dipinti diĀ Roger DeanĀ per le cover degli Yes e le visionarie fotografie diĀ HipgnosisĀ eĀ Storm ThorgersonĀ per i Pink Floyd tra cui il prisma diĀ TheĀ Dark Side of the Moon, lāuomo che va a fuoco diĀ Wish You Were HereĀ e il maiale gonfiabile diĀ Jeffrey ShawĀ nel cielo di Londara per la copertina diĀ Animals. Per i Genesis, in mostra i dipinti diĀ Paul WhiteheadĀ perĀ Trespass,Ā Nursery CrymeĀ eĀ FoxtrotĀ con lāimmagine della volpe in abito rosso e gli acquarelli originali diĀ Colin ElgieĀ per le cover diĀ AĀ Trick of the TailĀ eĀ Wind and WutheringĀ con una parata di personaggi ispirati ai brani del disco e variamente riconducibili alle illustrazioni di romanzi di letteratura fantastica, come āAlice nel paese delle meraviglieā (1866) di Lewis Carroll e āManuale di zoologia fantasticaā (1957) di Jorge Luis Borges. A risuonare con questo immaginario surreale, una installazione dellāartista svedeseĀ Nathalie DjurbergĀ che mostra un mondo fiabesco fatto di pillole multicolore, simbolo della cultura farmaceutica ma anche richiamo alle sostanze psichedeliche come strumento per travalicare i limiti percettivi.
Infine, lāopera originale di Hipgnosis per la copertina diĀ ā¦And Then There Were Threeā¦Ā (1978) ā il nono album dei Genesis, ormai orfani sia del chitarrista Steve Hackett che del frontman Peter Gabriel ā rappresenta un ideale collegamento verso il terzo capitolo del ciclo espositivo, dedicato alle convergenze tra arte e musica nella carriera del solo Gabriel.
In occasione dellāinaugurazione diĀ Pink Floyd, Yes, Genesis. Nuove percezioni della realtĆ , uno deglāiconici maiali gonfiabili diĀ Jeffrey ShawĀ sarĆ allestito nel giardino del Museo.
Radio Monte Carlo ĆØ radio ufficiale diĀ Echoes. Origini e rimandi dellāart rock britannicoĀ e per lāoccasione il music designerĀ Marco FulloneĀ ha composto, traendo ispirazione dai contenuti della mostra e dalle copertine degli album cui si fa riferimento,Ā una playlist dedicata disponibile gratuitamente sul canale SpotifyĀ della radio e in mostra tramite QR Code.
I brani selezionati appartengono ad artisti molto amati a livello planetario: dal sound irripetibile dei Beatles al prog rock di Pink Floyd, Yes, Genesis che si sposa con le immagini di Roger Dean o dello studio Hipgnosis, alla ricerca sull'integrazione tra rock, elettronica e world music che hanno caratterizzato la carriera solista di Peter Gabriel. Suggestioni musicali che questa mostra e la playlist che la accompagna raccolgono e amplificano in un percorso unico.
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Con il patrocinio delĀ Dipartimento delle Arti dell'UniversitĆ di Bologna.
INFORMAZIONI
The Beatles. Il mito oltre la celebritĆ
17 aprile ā 8 giugno
Pink Floyd, Yes, Genesis. Nuove percezioni della realtĆ
14 giugno ā 27 luglio
Peter Gabriel. Frammentazione dell'identitĆ
27 agosto ā 5 ottobre
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Fondazione Luigi Rovati | Padiglione d'arte
Ingresso gratuito