Lo schermo bianco - Frick Madison. Un allestimento in veste brutalista per la Frick Collection di New York

16 Dicembre 2022 | 18:00

Conversazione

Fondazione Luigi Rovati ospita un nuovo ciclo di dialoghi per mettere a fuoco i grandi cambiamenti che investirono i musei a partire dal secondo dopo guerra: quattro appuntamenti a cura di Fondazione Federico Zeri e Associazione Amici di Federico Zeri.

 

Negli anni del miracolo economico, il razionalismo architettonico immerse le opere d’arte in una nuova luce e in un nuovo spazio. Geometrie minimal, sfondi chiarissimi e pannelli mobili modificarono la percezione degli oggetti, della loro forma e del loro colore. Guidando la ricostruzione post-bellica, le direttrici e i direttori dei musei degli anni Cinquanta si trovarono a prendere decisioni che avrebbero definito a lungo la forma di pinacoteche e gallerie.

 

La collaborazione tra storici dell’arte e architetti fu intensa. Fernanda Wittgens, Carlo Scarpa, Franca Helg, Franco Albini e Caterina Marcenaro sono solo alcuni dei protagonisti di questa stagione capitale della museologia italiana e internazionale. Ma il dialogo non fu semplice. Nacque presto il timore che l’architettura si prendesse il centro della scena, confinando le opere – le vere protagoniste – in un paradossale secondo piano. Soffermarsi su questo conflitto tra contenitore e contenuto è forse il modo migliore per riflettere sugli allestimenti di oggi e sul rapporto tra musei ed esposizioni temporanee.

Venerdì 16 dicembre
ore 18

 

 

Frick Madison.

Un allestimento in veste brutalista per la Frick Collection di New York

 

Giulio Dalvit, The Frick Collection

Annalisa Zanni, Museo Poldi Pezzoli