Lo schermo bianco - Fernanda Wittgens: Brera 1950
16 Novembre 2022
Fondazione Luigi Rovati ospita un nuovo ciclo di dialoghi per mettere a fuoco i grandi cambiamenti che investirono i musei a partire dal secondo dopo guerra: quattro appuntamenti a cura di Fondazione Federico Zeri e Associazione Amici di Federico Zeri.
Negli anni del miracolo economico, il razionalismo architettonico immerse le opere d’arte in una nuova luce e in un nuovo spazio. Geometrie minimal, sfondi chiarissimi e pannelli mobili modificarono la percezione degli oggetti, della loro forma e del loro colore. Guidando la ricostruzione post-bellica, le direttrici e i direttori dei musei degli anni Cinquanta si trovarono a prendere decisioni che avrebbero definito a lungo la forma di pinacoteche e gallerie.
La collaborazione tra storici dell’arte e architetti fu intensa. Fernanda Wittgens, Carlo Scarpa, Franca Helg, Franco Albini e Caterina Marcenaro sono solo alcuni dei protagonisti di questa stagione capitale della museologia italiana e internazionale. Ma il dialogo non fu semplice. Nacque presto il timore che l’architettura si prendesse il centro della scena, confinando le opere – le vere protagoniste – in un paradossale secondo piano. Soffermarsi su questo conflitto tra contenitore e contenuto è forse il modo migliore per riflettere sugli allestimenti di oggi e sul rapporto tra musei ed esposizioni temporanee.
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Mercoledì 16 novembre ore 18
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Fernanda Wittgens: Brera 1950
Giovanna Ginex, Storica dell’arte e curatrice Marcello Calogero, Fondazione Federico Zeri
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