Perché non parli? Come raccontare il patrimonio culturale
5 March 2025
Il patrimonio storico e artistico italiano ha un problema tanto ingombrante e ovvio che finiamo per non notarlo neppure: non parla a chi lo visita. Salvo fortunate eccezioni, i nostri musei non aiutano a far capire e a far godere le loro collezioni, i parchi archeologici le loro rovine, i monumenti il nostro passato.
Per i sette italiani su dieci che non ci mettono mai piede, l’arte e il passato sono solo noia. Mentre gli altri, che affollano soprattutto i luoghi più famosi, tornano spesso a casa con una meraviglia generica ed effimera, senza che nulla di nuovo sia nato dentro di loro.
Il motivo per cui il nostro patrimonio culturale non ci parla, come il Mosè di Michelangelo nella leggenda, è semplice: quasi mai può farlo da solo. E fino a ieri non ci siamo preoccupati di dargli voce. Così oggi siamo fra i più bravi nello studio, nella tutela e nel restauro, ma non abbiamo ancora imparato a “interpretare”, e quindi a regalare al pubblico nuove conoscenze, curiosità, emozioni. Ad accendere la sua immaginazione. A far venire voglia di vedere e sapere di più.
Giovanni Carrada
Autore e curatore
Giovanni Carrada (1963) è curatore di progetti di divulgazione scientifica e autore di programmi televisivi, come quelli di Piero e Alberto Angela. Da anni progetta e realizza anche mostre, esposizioni museali e interventi di valorizzazione del patrimonio storico, artistico, archeologico e industriale italiano.
James M. Bradburne
Architetto e museologo
Ha diretto, a vario titolo, diverse strutture museali o culturali: il newMetropolis science and technology centre di Amsterdam, il Museum für angewandte Kunst di Francoforte sul Meno , la Next Generation foundation nel Regno Unito.
Più di recente, è stato a capo di importanti istituzioni museali italiane, ricoprendo la carica di direttore generale dapprima della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze (2006-2015), e in seguito della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Nazionale Braidense a Milano (2015-2024).
Daniela Bruno
Moderatore
Responsabile della Valorizzazione dei Beni, dal 2018 come Responsabile degli Affari Culturali e dal 2021 come Vice Direttrice Generale del FAI per gli Affari Culturali, cura tutti i progetti culturali della Fondazione, contribuendo a sviluppare e promuovere la strategia di gestione dei beni culturali caratteristica del FAI, che mira a coniugare conoscenza, tutela e conservazione con la volontà di disseminazione presso un ampio pubblico e con le necessità di sostenibilità economica di un ente non-profit sussidiario dello Stato.